en-12 ottobre 2021 memoria liturgica del Beato Carlo Acutis
di Francesco Domina©
Insegnante e Scrittore
Si occupa di Teologia, Religioni, Letteratura, Tecnologia... Agiografia (lo studio della vita, del culto e delle opere dei Santi)
"Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli". (Mt 5,14-16)
Le parole di questo passo evangelico sembrano davvero appropriate per descrivere la figura e la santità del beato Carlo Acutis. Il Signore, nella sua breve esistenza sulla terra, lo ha rivestito di doni particolari. Lo Spirito Santo gli ha infuso una luce soprannaturale che ha illuminato il suo cammino. Sembra quasi che l'Altissimo lo abbia donato all'umanità per far risaltare il primato di Dio nella vita dell'uomo, la ricerca della santità, la comunione totale della donna e dell'uomo con il suo Creatore.
Oggi nella città di Assisi si festeggia la memoria liturgica del nuovo Beato.
Le celebrazioni si terranno nella Chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione ad Assisi, dove si trova la tomba del beato.
La sua festa verrà celebrata in tutta la Chiesa Universale dopo la sua canonizzazione, che speriamo di cuore avvenga al più presto.
Gesù attraverso la vita e la testimonianza di Carlo ha portato nel mondo un raggio della sua luce, del suo amore, del suo regno di pace.
Anche per questo dopo solo un anno dalla sua beatificazione Carlo Acutis è conosciuto, invocato, pregato in tante parti del mondo, quasi come un vero prodigio.
È davvero incoraggiante, per noi cristiani e per tutti gli uomini che vogliono seguire questo suo esempio, meditare e contemplare la vita di questo giovane ragazzo che aveva una fede così ardente, possiamo dire serafica, sul modello di San Francesco d'Assisi. Non è un caso se Carlo è stato sepolto ad Assisi e abbia seguito gli ideali del poverello: il primato di Gesù nella sua vita, l'amore per la Madonna, la carità verso i poveri e i bisognosi, la ricerca dell'umilta', il rispetto degli animali e della natura in ogni sua forma.
Era il 12 ottobre del 2006 quando Carlo rendeva la sua anima a Dio, anche se la morte cerebrale era stata annunciata dai medici già l'undici di ottobre, il giorno prima.
L'undici di ottobre la Chiesa Cattolica festeggia Sant'Alessandro Sauli, un vescovo barnabita patrono della gioventù studentesca.
Un particolare degno di nota è che la prima Clinica dove era stato ricoverato il ragazzo si trovava proprio vicino alla chiesa dei Barnabiti dove sono custodite le reliquie di Sant'Alessandro Sauli.
Tempo prima Carlo aveva vinto ad una pesca un santino di Sant'Alessandro.
Come ha fatto S. Francesco anche Carlo è stato sempre in comunione con la Chiesa, tanto che prima di morire ha offerto le sue sofferenze per il papa e per tutta la Chiesa perché, come ripeteva il nostro Beato, "criticare la Chiesa significa criticare anche se stessi".
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