en-Arriva la Quaresima: Tempo di conversione e cambiamento interiore
Insegnante e Scrittore
Si occupa di Teologia, Religioni, Letteratura, Tecnologia...
Agiografia (lo studio della vita, del culto e delle opere dei Santi)
* Articolo aggiornato al 02/03/2022
Oggi, mercoledì delle Ceneri, inizia il tempo di Quaresima, un tempo non di tristezza, ma di riflessione e di conversione interiore, che si conclude il Giovedì santo, prima della messa in Coena Domini, che apre l'inizio del Triduo Pasquale.
All'interno dell'anno liturgico, che inizia tra la fine di novembre e inizio dicembre, con la prima domenica di Avvento, e termina alla fine di novembre, con la domenica di Cristo re dell'universo, vi sono poi le feste della Madonna, l'Immacolata e l'Assunzione, quasi come delle Perle preziose che adornano un diadema, San Giuseppe e tutte le feste degli Angeli e dei Santi.
I tempi dell'anno liturgico sono suddivisi in questo modo: tempo di Avvento, tempo di Natale, tempo ordinario (prima parte), tempo di Quaresima, il triduo Pasquale, tempo di Pasqua e tempo ordinario (seconda parte).Il colore liturgico del tempo di Quaresima è il viola perché indica lo spirito di penitenza e l'attesa di incontrare Gesù.
La Liturgia di oggi ci propone un brano tratto dal Vangelo secondo Matteo di impareggiabile bellezza:
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,1-6.16-18
(Versione CEI 2008)
Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
E' Gesù stesso che ci spiega, in questo brano, come fare l'elemosina, come pregare e come digiunare: non per farsi lodare dagli uomini, ma solo da Dio che vede nel segreto, lontani da ogni ipocrisia.
Fare l'elemosina non significa dare solo qualcosa di materiale, ma anche donare una carezza, fare un sorriso, scambiare una parola o donarla a chi ne ha bisogno: anche questo è fare l'elemosina.
Santa Teresa di Gesù Bambino, nei suoi manoscritti autobiografici, scriveva: "Per me la preghiera è uno slancio del cuore, un semplice sguardo gettato verso il cielo, un grido di gratitudine e di amore nella prova come nella gioia".
Dunque questa è la preghiera, "un grido di amore e di gratitudine nella prova come nella gioia".
Anche il digiuno non è solo privarsi di qualche alimento, quasi che fosse una dieta. Il digiuno invece è rigettare il male dal proprio cuore per abbracciare sentimenti di bene, di perdono, di amicizia e benevolenza verso i fratelli e le sorelle.
Il digiuno è anche il silenzio, la capacità di purificare la lingua e di non parlare mai male di nessuno.
Sono questi i veri sentimenti che dovrebbero accompagnarci in questo tempo di Quaresima, per giungere rinnovati davanti a quella tomba vuota che è simbolo del Signore risorto nella festa di Pasqua.
Giorno 21 di febbraio (il 6 di marzo 2022 la liturgia propone un brano tratto da Luca), prima Domenica di Quaresima, la liturgia ci proporrà un brano tratto dal Vangelo secondo Marco. In questo brano si narra l'episodio in cui Gesù si reca nel deserto, dopo il battesimo, per essere tentato dal diavolo. Questa versione di Marco è molto più scarna rispetto a quella di Matteo e Luca, ma rivela dei tratti essenziali e caratteristici della narrazione marciana.
Il tempo di Quaresima ha una durata di 40 giorni, proprio perché ricorda il periodo che Gesù ha trascorso in preghiera nel deserto prima di iniziare la sua vita pubblica.
In questo tempo tutti i cristiani del mondo sono chiamati a vivere questo periodo con un atteggiamento di penitenza e di conversione, intensificando la preghiera, il digiuno e l'elemosina verso i più bisognosi.
L'evangelista Luca, all'inizio del quarto capitolo, narra le tentazioni di Gesù nel deserto. Nella prima tentazione, dove il diavolo tenterà Gesù proprio nel momento in cui si trova ad avere fame, Egli risponderà: "Non di solo pane vivrà l'uomo".
Successivamente, nella seconda tentazione, Gesù verrà condotto in alto e Satana gli prometterà tutti i regni della terra se si prostrerà dinanzi a lui.
Gesù risponderà: "Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto".
Nella terza tentazione il diavolo condurrà Gesù nel punto più alto del tempio e lo inviterà a buttarsi giù. Gesù risponderà: "E' stato detto: non metterai alla prova il Signore Dio tuo".
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 1,12-15
21 febbraio 2021, I Dom di Q. Anno B
(versione CEI 2008)
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 4,1-13
06 marzo 2022, I Dom di Q. Anno C
(versione CEI 2008)
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