en-Intervista al Prof. Mario Gandolfo Giacomarra*

03/02/2021

        a cura di Francesco Domina 

Prof. Mario Gandolfo Giacomarra

     

     Il sito lettoriescrittori.it è nato l'8 dicembre del 2020 e dopo circa un mese dalla sua nascita ha raggiunto migliaia di visualizzazioni.

Vogliamo donare ai nostri lettori, che ci seguono con molto interesse, questa intervista, che diverrà quasi lo statuto epistemologico del nostro sito, il quale si prefigge come fine principale la promozione e la diffusione di una "Cultura della Speranza": siamo, infatti, Costruttori di una Cultura della Speranza.

Per entrare nel vivo di questa tematica e per analizzare tutte le sfaccettature di questa poliedrica discussione abbiamo chiesto al professor Mario Gandolfo Giacomarra di condurci, passo passo, attraverso un excursus storico, nella comprensione del "concetto di cultura".


Gent.mo Prof. Giacomarra la redazione di lettoriescrittori.it la Ringrazia vivamente per aver accettato di rispondere alle domande di questa intervista.

In un Tweet del 4 gennaio 2021 il Cardinale Gianfranco Ravasi cita una frase, davvero suggestiva, di Hans Georg Gadamer: "La cultura è l'unico bene dell'umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire, diventa più grande".

Dall'alto della sua autorità e della sua esperienza nell'ambito della ricerca sociologica e culturale può introdurci al significato della parola "cultura" nelle sue innumerevoli sfaccettature? Che cosa si indica con il termine Cultura?

Cultura è l'insieme complesso che include la conoscenza, le credenze, l'arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall'uomo come membro di una società. Essa è distinta da quanto intendiamo per civiltà, spesso usata come sinonimo. (Cf. Edward Tylor, Primitive Culture)

La cultura designa due fenomeni distinti:

a) Cultura come soggetto storico della evoluzione umana;

b) Cultura come particolare patrimonio collettivo di un gruppo umano.


Professore Giacomarra qual è il ruolo che, oggi, la cultura riveste all'interno della società?

La cultura in passato e ancor più oggi assicura la convivenza delle comunità perché detta regole sociali e riguarda i modi di vivere condivisi. Senza cultura non ci potrebbe essere vita sociale.


Quale importanza viene attribuita oggi alla cultura? Le nuove generazioni quale valore gli danno?

I giovani tendono a ignorare il valore che la cultura riveste nella loro vita. Ritengono che essa sia data in natura e invece dev'essere acquisita a partire dalla famiglia e dalla scuola, che offrono forme di socializzazione primaria e secondaria, fino alla società nel suo insieme.


Papa Francesco, riferendosi al contributo che possono dare «vecchi e giovani»nella costruzione della società parla di «cultura della speranza»: "Sono loro la certezza della sopravvivenza di «un Paese, di una patria, della Chiesa»". (Papa Francesco, Meditazione mattutina nella Cappella Domus Sanctae Marthae, Lunedì, 30 settembre 2019)

Se la cultura dovrebbe migliorare le persone e la società intera, si può parlare, oggi, di una Cultura che sappia donare all'uomo un senso positivo alla vita?

Una "Cultura della Speranza"?

Non c'è dubbio che la cultura è sempre rivolta al futuro e questo la proietta in un orizzonte di speranza del quale non si può fare a meno nella vita giovanile oltre che in quella adulta. Nella pandemia che oggi stiamo vivendo una "cultura della speranza" si avverte come molto più necessaria alla vita che verrà.


Che cosa può fare la cultura, oggi, per migliorare la nostra società, per renderla più vivibile e più umana?

Una società che aspiri a essere più umana e vivibile trova nella cultura tutta una serie di modelli di vita che la rendano possibile e realizzabile, oggi e in futuro.

*Mario Gandolfo Giacomarra, Professore di prima fascia, insegna Sociologia dei processi culturali e comunicativi e Sociologia della comunicazione presso l'Università di Palermo. Si è occupato di comunicazione e costruzione di realtà, di sociologia del giornalismo, di processi di integrazione delle popolazioni migranti. Il Prof. Giacomarra è stato presidente dei Corsi di Laurea in Servizio Sociale delle sedi di Palermo, Agrigento e Trapani, e Preside della facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo fino al 2013.

Ha dedicato particolare attenzione alla comunicazione interpersonale nelle sue diverse componenti. Tra le ultime pubblicazioni si segnalano: Il piacere di far libri. Percorsi di editoria in Sicilia (2010); La comunicazione pubblica. Politiche e pratiche del Welfare in crisi (2014); Sharing sociology. Il ruolo della comunicazione nella sociologia della condivisione (2016); Translation studies. Tradurre: manipolare e costruire realtà (2017).

Tra le sue pubblicazioni troviamo anche:

  • Fare in cultura in Sicilia. Percorsi di sociologia dei processi culturali.
  • Interpretare per tradurre. Appunti di traduttologia semioantropologica.
  • Una sociologia della cultura materiale.
  • Turismo e comunicazione. Strategie di costruzione del prodotto turistico
  • Al di qua dei media. Introduzione agli studi di comunicazione e interazione sociale.
  • Immigrati e minoranze. Percorsi di integrazione sociale in Sicilia.
  • Comunicare per condividere. Relazioni sociali e mediazione culturali per l'integrazione.
  • Migrazioni e identità.
  • Manipolare per comunicare. Lingua, mass media e costruzione di realtà.


foto prof. Giacomarra: unipa©