en-San Luca Evangelista, uno scrittore Ispirato

20/10/2021

Guercino (1652-1653), San Luca mostra il dipinto della Vergine Odigitria



di Francesco Domina©
Teacher and Writer

Master's degree in Religious Sciences



      Lo scrittore è colui che lascia ai posteri gli scritti dei suoi pensieri e le profondità più recondite del suo cuore.

Fra i tanti scrittori che vengono annoverati nei libri di studio e che arricchiscono gli scaffali delle nostre impolverate biblioteche forse il nostro caro San Luca riveste un ruolo alle volte marginale.

I suoi scritti ispirati, tuttavia, hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell'uomo e della letteratura a livello mondiale, tanto da essere considerati e inseriti all'interno della Parola di Dio. 

Egli ha scritto il Vangelo, chiamato secondo Luca e gli Atti degli Apostoli.

Luca è stato un uomo dalle poliedriche capacità: medico, scrittore e pittore.

Potremmo dire che egli fu un grande artista: l'artista di Dio.

Il nostro Evangelista era un medico che proveniva dalla città di Antiochia, in Siria. Aveva girato molto, il lungo e in largo, per specializzarsi nelle scienze mediche. Egli non conobbe personalmente Gesù ma fu un grande seguace e discepolo di Paolo di Tarso.

È lo stesso Paolo, che quasi al termine della sua vita, scriverà che tutti lo hanno abbandonato, ma solo il caro medico Luca è con lui.

Luca, infatti, non abbandonerà mai l'apostolo Paolo e lo accompagnerà in molti viaggi.

Intorno all'80 d.C. Luca scriverà il Vangelo, chiamato appunto secondo Luca, che è rivolto ai pagani greci.

In questo suo scritto egli sottolinea la tenerezza, la bontà e la Misericordia con cui operava Gesù presso gli uomini, tanto che sarà definito lo "Scriba mansuetudinis Christi".

Egli ribadisce che Gesù è il Salvatore misericordioso che è venuto per tutti gli uomini del mondo e non solo per alcuni.

San Luca scrisse anche gli Atti degli Apostoli dove si narrano le gesta degli Apostoli Pietro e Paolo e la vita della Prima Comunità Cristiana.

Il simbolo dell'evangelista è il toro alato, perché il suo Vangelo comincia con il sacrificio di Zaccaria al tempio, il luogo dove venivano offerti in sacrificio animali a Dio.

Non possiamo dimenticare, tuttavia, la sua grande devozione e amore verso la madre di Gesù, Maria Santissima.

Egli, sicuramente, la conobbe personalmente e attinse dai suoi ricordi i racconti che noi chiamiamo dell'infanzia di Gesù e che sono inseriti all'interno del Vangelo, ma anche l'annuncio dell'Angelo Gabriele e il Magnificat, la preghiera stupenda di Maria. Secondo la tradizione Luca, che era anche pittore, ritrasse i suoi lineamenti e la bellezza del suo viso: la Vergine Odigitria, Colei che indica la via.

San Luca evangelista morì a Tebe probabilmente intorno al 93 d. C.
 

Icona raffigurante San Luca nell'atto di dipingere la Vergine con il bambino


San Girolamo racconta che i resti mortali di San Luca furono trasportati a Costantinopoli e infine arrivarono a Padova, dove si trovano tutt'ora, nella Basilica di Santa Giustina.

San Luca  è venerato dai Cattolici come patrono degli artisti, dei medici, degli scrittori cattolici e dei notai.
Si festeggia il 18 di ottobre.



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