Una fogliolina di olivo sotto la tovaglia

31.07.2024

Un racconto toccante, un gesto di pace e di amore familiare nella vita della Beata Maria Beltrame Quattrocchi


I beati Luigi e Maria Beltrame quattrocchi dopo il loro matrimonio (25 novembre 1905)



di Francesco Domina©

Teacher and Writer

Master's degree in Religious Sciences


Il testo di questo articolo è soggetto al diritto di Copyright© (Copyright© 2024 by Francesco Domina). Non è consentita, a norma della legge 22 aprile 1941, n. 633 e dal Titolo IX del Libro Quinto del Codice Civile Italiano, la diffusione del materiale e il contenuto dell'articolo in quanto proprietà letteraria dell'autore.



          Quanti rapporti difficili, purtroppo, si vivono ancora oggi all'interno delle famiglie!

Anche Maria Luisa Corsini ha vissuto tutto questo nella sua famiglia d'origine, subendo il rapporto a volte turbolento di suo papà con sua mamma.

Forse è anche per questo che Maria appare nelle foto che la ritraggono con uno sguardo a volte triste e con aria pensosa.

Evidentemente le incomprensioni tra i suoi genitori arrecavano alla bambina una certa malinconia che si riversava anche nel suo viso.

È per questo che Maria, con una nota di candore, metteva prima di mangiare una fogliolina di olivo sotto la tovaglia.

Questo gesto esprimeva il desiderio di Maria di augurare la pace ai suoi genitori.

Sappiamo benissimo che i figli subiscono interiormente i dissapori dei genitori e soffrono per i loro litigi.

Suo padre Angiolo era un militare e insieme alla madre, Giulia Salvi aveva un carattere estremamente forte e nessuno dei due voleva cedere quando dovevano prendere delle decisioni.

Forse è anche per questo che dopo il matrimonio con Luigi Beltrame Quattrocchi i due coniugi non discuteranno mai animatamente davanti ai loro figli e se per caso qualche volta poteva succedere qualche dissapore il perdono era l'arma più potente per risolvere queste discussioni.

I figli dei nostri beati, infatti, testimoniano che i loro genitori rispettavano ognuno la dignità dell'altro e, senza offendersi mai, cercavano di trovare delle soluzioni a delle possibili problematiche che, giustamente, possono sorgere in ogni ambito familiare.

L'esempio dei beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi è un monito anche per le famiglie di oggi dove alle volte le parole offensive sostituiscono i complimenti che, invece,  si dovrebbero rivolgere al coniuge.

È possibile sfuggire da questo turbine?

I nostri beati testimoniano che la pace in famiglia è possibile, soprattutto dove vi è il rispetto della dignità dell'altro e dove le parole offensive vengono sostituite da complimenti e affetto.


Le foglie di olivo racchiudono e contengono una miriade di significati, di simbologie, una tra le più belle, però è quella della pace.


foto:web




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